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La costruzione dell'autostima nei bambini è fondamentale perché rimarrà per tutta la vita. Ecco come svilupparla da 0 a 6 anni, 3 consigli e le cose da non dire.
Poche cose sono importanti nella prima infanzia quanto puntare a sviluppare l’autostima dei bambini. Ecco come aiutarli a coltivare la fiducia in se stessi con 3 consigli utili e le cose da non dire.
Una persona con un’alta autostima è più motivata, sicura di sé e capace di intessere relazioni autentiche, soddisfacenti e profonde basate sul rispetto reciproco.
Il raggiungimento di essa dipende molto dalla relazione che si è avuta da bambini con le figure adulte di riferimento. In questo senso, i genitori devono rappresentare una guida per il bambino, una “base sicura” per essere in grado di costruire una relazione fatta di intimità, connessione, buona comunicazione, cura, supporto.
L’autostima può essere paragonata a un grattacielo in cui bisogna porre estrema attenzione alle fondamenta affinché tutta la struttura sia solida. Vediamo quali sono i valori imprescindibili per costruire la fiducia in se stessi sin dalla prima infanzia.
Nell’età neonatale i bambini non hanno una vera e propria autostima, perché non sentono ancora se stessi come un’entità a sé. Tuttavia, si possono porre le basi per lo sviluppo dell’autostima sin da questa età, tenendo in braccio delicatamente i bambini, rispondendo loro quando piangono, dando loro carezze e sorrisi.
Nella prima infanzia e in particolare nei bambini fino a 2 anni, è possibile incoraggiare l’autostima lasciando loro scegliere a quali giochi giocare, oppure se preferiscono mangiare un tipo di cibo piuttosto che un altro. Questo permette ai bambini di avere un senso di controllo che li aiuta a sviluppare la fiducia in se stessi.
Un altro fattore importante è dare loro la possibilità di dire di “no”. I bambini così imparano che le loro azioni hanno delle conseguenze. Per esempio, se il bambino rifiuta di mettersi il giubbino, capirà da solo che se la prossima volta non lo metterà sentirà freddo. Inoltre, bisogna lasciare i figli esplorare l’ambiente ed essere pronti ad aiutarli se hanno bisogno di aiuto.
Dai 3 ai 6 anni, i bambini amano spesso fare confronti coi loro coetanei, chiedendo per esempio chi sia il più grande, il migliore, il più veloce in quello che stanno facendo. Questa è un’età decisiva per nutrire la loro autostima e aiutarli a valorizzarsi.
Vanno bene le lodi quando fanno del loro meglio (non le lodi per essere migliori di altri). Questo li incoraggia ad apprezzare anche i successi degli altri. Per esempio, si può dire loro: “Complimenti per aver dato del tuo meglio, sono fiera di te. Andiamo a congratularci con l’altra bambina!“.
I genitori dovrebbero anche spiegare che perdere fa parte della vita. Si può iniziare col fare domande come “Ti sei divertito?” prima di chiedere “Hai vinto?“. Questo mostra al bambino che il genitore li sta valorizzando indipendentemente dalla loro performance, e incoraggia i bambini a fare lo stesso.
Giocare insieme a carte o con giochi di società è un modo utile per rafforzare l’autostima, perché i bambini imparano a collaborare e andare d’accordo con gli altri; insomma, imparano ad acquisire sicurezza e abilità sociali. Altrettanto importante è mostrarsi interessati alle attività che interessano i bambini.
Bisognerebbe infine incoraggiare i piccoli a collaborare nelle faccende domestiche, assegnando loro piccoli compiti come quelli di apparecchiare la tavola. Questo fa capire al bambino che i suoi genitori hanno fiducia in lui.
Per costruire una solida autostima è importante tirare fuori da ciascun bambino ciò che lui o lei sa essere e fare meglio. In questo senso, è fondamentale incoraggiarli ad andare avanti, aiutandoli a vedere i progressi che man mano compiono.
Il bambino impara facendo nel suo percorso verso qualunque tipo di sfida stia intraprendendo. Spesso invece – noi adulti per primi – ci focalizziamo troppo sui risultati, sulla competizione anche tra bambini. Tutto questo è in contrasto con la costruzione dell’autostima, e può anzi bastare poco per distruggerla.
Un aspetto importante per aiutare i bambini a sviluppare la propria autostima è aiutarli a capire cosa li appassiona. A questo punto i genitori possono fornire delle opportunità per approfondire quei desideri.
I messaggi che i bambini ascoltano su loro stessi dagli altri possono da loro essere facilmente tradotti come un giudizio di valore su loro stessi. Per esempio, parole dure come “Quanto sei pigro!” possono facilmente ferire e demotivare i bambini. Queste espressioni e altre critiche negative possono intaccare fortemente la loro autostima. Bisogna dunque correggere i bambini con dolcezza e pazienza, focalizzarsi piuttosto su cosa possono fare la prossima volta.
Un altro errore comune è quello di lodare eccessivamente i bambini. Una lode che non viene sentita come meritata ha qualcosa in sé che stona. Per esempio, dire a un bambino che ha giocato un’eccellente partita quando lui stesso sa che non è così sa di finto. Piuttosto, sarebbe meglio dire qualcosa come “So che non è stata la tua miglior partita, ma tutti abbiamo dei giorni no. Sono fiero di te per non demordere mai“. E si può aggiungere un incoraggiamento come: “Domani in campo saprai nuovamente dare del tuo meglio!“.
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