L’educazione all’igiene personale, unita alla prevenzione di diverse complicanze, è il motivo per cui è importante insegnare ai bambini a soffiarsi il naso.

Se nei primi due anni di vita la pulizia del naso viene eseguita prevalentemente con i lavaggi nasali, successivamente è utile e doveroso insegnare al bambino a soffiarsi il naso da solo, sia perché inizia a essere in grado di farlo autonomamente, sia perché è un’attività indispensabile durante la stagione invernale e il periodo delle allergie durante le quali è comune avere il naso intasato.

La pulizia del naso dei neonati

Quando i bambini sono molto piccoli non sono in grado di pulirsi il naso autonomamente, sia perché non hanno il controllo della respirazione e un’adeguata motricità, sia perché non hanno raggiunto quelle tappe dello sviluppo tali da permettergli di farlo. È quindi compito del caregiver occuparsi della pulizia del naso tramite i lavaggi nasali.

L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù spiega come i lavaggi nasali consistano nell’introduzione nelle narici dei neonati e dei bambini molto piccoli di una soluzione fisiologica (acqua e sale) con lo scopo di liberare il muco e le crosticine presenti.

È importante dedicarsi alla pulizia del naso sia come sollievo che come preziosa forma di prevenzione da diversi fastidi (a volte anche seri). Come riportato in questo documento dedicato del Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna, quando si ha il naso intasato si ha la tendenza a respirare con la bocca. Questo introduce nelle vie aeree aria fredda e non filtrata (questa è infatti una funzione svolta dalle narici) che, unitamente al ristagno di muco nel naso, aumenta il rischio di irritazioni, riniti, tonsilliti, sinusiti, infiammazioni alle adenoidi, apnee notturne e infiammazioni all’orecchio.

Per eseguire i lavaggi nasali (nei neonati da effettuare prima delle poppate, prima di effettuare l’aerosol e prima di andare a dormire) è preferibile ricorrere a una siringa senza ago con la soluzione fisiologica da inserire nelle narici per liberare le prime vie aeree. In alternativa si possono utilizzare dei flaconcini monouso (più pratici ma meno efficaci) o degli apparecchi che si collegano alla macchina dell’aerosol e si appoggiano alla narice del bambino.

A che età un bambino può iniziare a soffiarsi il naso?

Verso i 2-3 anni si può iniziare a insegnare ai bambini a soffiarsi il naso. Molto dipende dalla disponibilità e dall’interesse del bambino, tanto che per alcuni sarà più semplice mentre per altri più difficile anche per la poca volontà a collaborare. È importante non forzare o insistere e accompagnare il bambino con pazienza anche in questo passaggio.

Come insegnare ai bambini a soffiarsi il naso: 6 consigli

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Fonte: iStock

Per insegnare ai bambini a soffiarsi il naso è importante partire dal modo con cui ci si soffia il naso. Per farlo è necessario chiudere una narice alla volta soffiando delicatamente con l’altra in modo da espellere le secrezioni all’interno del fazzoletto. Vediamo alcuni consigli utili per rendere l’apprendimento più semplice, veloce e divertente.

1. Iniziare prima che serva

È importante iniziare a insegnare ai bambini a soffiarsi il naso da soli prima che siano ammalati e abbiano le vie aeree ostruite. In questo modo il bambino non sarà infastidito dal malessere della tosse e del raffreddore e troverà la pratica più interessante e divertente.

2. L’esempio

I bambini osservano continuamente i genitori e i caregiver di riferimento e imparano molto dal loro comportamento. Anche per quel che riguarda il soffiarsi il naso, è utile sia spiegare passo passo come farlo, ma anche dimostrarlo e facendolo continuamente quando serve.

3. Soffiare, dalla bocca e dal naso

Non è scontato sapere cosa significhi soffiare e sapere come si fa. Quindi con i bambini è importante innanzitutto farli abituare a soffiare con la bocca (e lo imparano facilmente con le candeline, le bolle di sapone, eccetera) e poi, chiudendo una narice alla volta, invitarli a soffiare dal naso. Può essere utile che l’adulto faccia vedere al bambino come, mettendogli il dito o un pezzetto di carta sotto la propria narice libera, esca l’aria dal naso.

4. Spiegare prima di fare

I bambini hanno un modo diverso di apprendere e assimilare le informazioni e parlare con loro è da sempre uno dei principali metodi per insegnargli cose nuove. Anche se sembrano non comprendere immediatamente e vi è bisogno di ripetere le cose, è utile che i genitori spieghino al bambino perché pulire il naso. Lo si può fare parlando in un momento di gioco, leggendo delle storie, facendo esempi e motivando la necessità di pulire il naso per aiutarlo a stare meglio e a non ammalarsi.

5. La miglior forma di educazione: il divertimento

Esistono tantissimi metodi per insegnare ai bambini a soffiarsi il naso in maniera divertente. Il segreto non è tanto nel soffiarsi il naso come pratica igienica, quanto nel dare modo al bambino di apprendere come si deve fare per far uscire aria dal naso. Per questo può essere utile, durante il bagnetto nella vasca o prendendo due bacinelle piene d’acqua, inspirare con la bocca, poggiare la faccia sull’acqua e soffiare dal naso per far uscire le bolle. Farlo insieme ai bambini risulta divertente e utile.

Similmente si possono prendere dei coriandoli (vanno bene anche dei pezzi di carta colorata o dei pezzetti di giornale) da posizionare o sul palmo della mano o su un tavolo. Quindi, sempre chiudendo prima una narice, soffiare (e far soffiare dal naso al bambino) per far volare in aria tutti i coriandoli.

Un altro modo divertente e simpatico prevede di prendere uno specchio, posizionarlo sotto il naso e, soffiando, farlo appannare come un drago che soffia fumo sul vetro.

Infine può rivelarsi interessante anche far ascoltare al bambino il suono dell’aria che esce dal naso. Per farlo è necessario avere un microfono con un amplificatore (molte pianole e tastiere da gioco lo hanno) da mettere sotto il naso per poi soffiare (sia con entrambe le narici aperte che con una chiusa) e ascoltare il rumore prodotto.

6. Il fazzoletto

Quando si deve espellere il muco, l’uso del fazzoletto è indubbiamente necessario, ma per insegnare ai bambini come si soffia dal naso può essere secondario. Il consiglio è di fare in modo che il bambino impari prima a soffiare e a padroneggiare questa capacità e solo dopo introdurre l’uso del fazzoletto con l’attenzione a spiegargli anche di gettarlo nell’apposito cestino senza lasciarlo in giro per casa o, peggio, buttarlo per terra.

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  • Bambino (1-6 anni)