Si dice che gli animali siano i migliori amici dell’uomo; vale lo stesso anche per i bambini? Il rapporto tra essere umano e animali (specialmente cani e gatti) è una costante della storia dell’umanità tanto da essere riscontrabile in diverse culture e latitudini. Non è raro vedere cani e bambini che giocano insieme in maniera pacifica e gioiosa ma per alcuni resta sempre qualche timore sui possibili rischi legati a questa scelta.

Anche per saper rispondere adeguatamente alla fatidica domanda possiamo prendere un cane? che tanti bambini pongono ai loro genitori, vediamo quali sono i benefici del legame tra cani e bambini e cosa fare per favorirlo e tutelarlo, negli interessi sia dell’animale che del bambino.

I benefici del rapporto tra cani e bambini

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Fonte: iStock

La presenza di un amico a quattro zampe in casa è estremamente benefica per la crescita, la salute e il comportamento del bambino. A dirlo è l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che evidenzia come la presenza di un animale in casa possa essere un valore aggiunto all’educazione dei bambini.

I bambini che crescono con un cane hanno una migliore comprensione e rispetto delle diversità e imparano a essere più responsabili, ad avere maggiore sicurezza e meno paura del rifiuto sociale.

C’è poi un grande vantaggio fisico legato all’avere una quotidianità più piena e attiva, andando a ridurre in maniera significativa il rischio di obesità infantile. I bambini e gli adolescenti che vivono con un cane, infatti, tra passeggiate, attività e giochi hanno più probabilità di raggiungere il livello di attività fisica settimanale.

Senza sottovalutare come la presenza di un cane e il tempo trascorso insieme a lui aumenti il tempo che il bambino trascorre all’aria aperta, con tutte le conseguenze positive del caso.

Sono poi da considerare i benefici emotivi, sociali e relazionali. I bambini hanno una maggiore sensibilità emotiva frutto della proiezione sull’animale delle proprie ansie e paure, e imparano a prendersi cura degli altri mostrando un migliore sviluppo dell’empatia e del benessere emotivo.

I benefici si riflettono anche sulla sfera comunicativa, con un’acquisizione del linguaggio (tramite gli incoraggiamenti, gli ordini e le lodi rivolte all’animale) migliore frutto anche di una comunicazione fatta non solo di parole ma anche di gesti, posture e movimenti del corpo sia del bambino che dell’animale (scodinzolare quando vuole giocare, ringhiare quando assume un atteggiamento di difesa, eccetera).

Da non sottovalutare la capacità dei cani di alleviare lo stress riuscendo ad avere anche un impatto sulla fisiologia umana, attraverso la riduzione della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna dei bambini. I cani sono insomma uno straordinario compagno di giochi e custode di segreti che infonde senso di sicurezza e protezione ai bambini.

Complessivamente, come evidenziato in questo studio, i benefici delle interazioni tra bambino e cane sembrano superare i rischi. Questo però è vero per i bambini, ma non per i cani. Le ricerche condotte in materia suggeriscono comunque che un’attenta supervisione degli incontri tra bambini e animali e una maggiore conoscenza del comportamento del cane possa aumentare gli effetti positivi riducendo quelli negativi, che sono comunque nella maggior parte dei casi prevenibili.

Le migliori razze per i bambini piccoli

La scelta di un cane deve rispondere a diversi elementi, condizioni e necessità. Sicuramente non deve essere una scelta frutto di una moda o di un capriccio (non necessariamente dei bambini), ma l’assunzione di una responsabilità e una serie di doveri nei confronti dell’amico a quattro zampe. Nella scelta di un cane bisogna tenere conto dello spazio che si ha a disposizione e delle caratteristiche del cane che si possono coniugare più o meno bene con quelle del bambino, anche in considerazione della sua età.

È quindi preferibile orientarsi verso una razza di cani tendenzialmente più pacifica e bonaria, una adatta a stare anche del tempo in uno spazio chiuso e non costantemente essere oggetto di attenzioni. Parallelamente meglio preferire razze di cani poco paurose che altrimenti potrebbero reagire in maniera aggressiva al chiasso e agli stimoli causati dai bambini.

È utile anche valutare l’impegno che la cura del cane richiede preferendo eventualmente razze a pelo corto che richiedono meno cura. In generale non esiste una razza migliore delle altre anche perché molto dipende dall’addestramento ricevuto dal cane, anche se alla luce di quanto appena detto ci sono razze che meglio si adattano a uno stile di vita domestico con bambini.

Tra le più diffuse troviamo il Pastore Tedesco, il Labrador Retriever, il Beagle, il Bracco Ungherese, il Barboncino e il Terranova.

Quali sono le razze più problematiche?

Quanto detto in precedenza vale anche per le razze “sconsigliate” per i bambini. Tra queste rientrano il Dobermann (che ha l’istinto di dominare), l’Husky (necessita di molte uscite ed è particolarmente esuberante), il Rottweiler (può risultare aggressivo se non debitamente istruito), il Dalmata (ha un temperamento difficile da gestire e spesso agitato) e il Chihuahua (che può diventare molto aggressivo).

Come introdurre il bambino al cane di casa (e viceversa)

A risultare decisivo nel rapporto tra cani e bambini è il modo in cui entrambi entrano in contatto. Ed è una dinamica alla quale prestare massima attenzione, sia per il cane che per il bambino.

Nei confronti del cane è utile prepararlo già durante la gravidanza iniziando a correggere eventuali comportamenti potenzialmente pericolosi per il piccolo (come il saltare addosso durante il gioco), abituandolo alla calma e, se necessario, insegnargli a rispettare uno spazio oltre il quale non può recarsi.

A questo proposito è utile preparare prima della nascita la stanza del bambino e le modifiche all’arredamento della casa, così che il cane inizi a familiarizzarci annusando ed esplorando queste nuove realtà. Può essere utile anche simulare delle esperienze di vita quotidiana con un bebè, così che il cane si senta coinvolto e inizi a farci l’abitudine. Se si hanno amici o parenti con bambini (che siano pronti) è possibile anche invitarli così che il cane inizi a familiarizzare con questa particolare tipologia di essere umano.

Dopo il parto, meglio non stravolgere la routine del cane né snobbarlo. È evidente come molto nella quotidianità cambier,à ma è importante continuare a considerarne le esigenze anche per evitare conseguenze spiacevoli per tutti. Per esempio quando si rientra in casa dall’ospedale è consigliato salutare il cane come d’abitudine avendo il neonato in braccio e permettendogli di annusarlo senza sottrarlo alla sua attenzione o perdendo la calma.

In maniera graduale è poi consigliato permettere al cane di essere presente durante l’accudimento del neonato, così da aumentare le interazioni positive.

Va seguito un comportamento simile anche nei confronti del neonato o del bambino quando si decide di accogliere in casa un cane. È sempre importante considerare le esigenze di entrambi (che possono anche essere in contrasto tra loro), insegnando al bambino che il cane non è un giocattolo di cui disporre liberamente ed educandolo a prendersene cura senza avere paura.

Tutto va fatto con gradualità e rispondendo anche a quello che è il temperamento del bambino (e del cane), così da rendere l’incontro e la conoscenza sempre più forte.

5 consigli e regole per la convivenza

1. Conoscere i rischi

Le interazioni tra cani e bambini non sono esenti da rischi (morsi, cadute, colpi, infezioni, eccetera) che è necessario conoscere per saperli prevenire. In modo particolare è fondamentale che bambino e cane non stiano mai da soli ma sempre supervisionati da un adulto. Parallelamente è doveroso imparare anche a riconoscere quali sono le esigenze del cane, che può manifestare stanchezza, frustrazione o insofferenza e necessitare di particolari attenzioni.

2. Proteggere il cane

Bisogna poi prestare attenzione non solo ai pericoli per il bambino (i morsi dei cani sono una delle lesioni pediatriche comuni) ma anche a quelle per l’animale. Se la crudeltà dei bambini nei confronti degli animali è rara (se non inesistente), in quelli cresciuti insieme a un animale non è improbabile che il bambino possa nuocere al cane perché non ne conosce le caratteristiche o adotta comportamenti non adeguati.

3. L’igiene

Fondamentale è poi la cura dell’igiene dell’animale. La pulizia e la vaccinazione dei cani sono uno dei doveri degli adulti che se ne prendono cura. In presenza di pulci, zecche e altri parassiti vanno utilizzati prodotti adeguati (come gli spray), andando a disinfestare anche gli ambienti e le tappezzerie (come moquette e tappeti) sulle quali i parassiti adulti possono sopravvivere.
L’igiene passa anche dalla pulizia degli spazi dove vive il cane lavando regolarmente le ciotole del cibo e le vaschette per l’acqua. In termini di igiene è consigliato anche pulire le zampe del cane al rientro della passeggiata ed evitare di baciare l’animale o di farsi leccare in quanto unghie, saliva e pelo del cane possono essere contaminati da microbi pericolosi per la salute dell’uomo.

4. Favorire il contatto

Cani e bambini non devono crescere considerandosi come degli estranei, ma è importante creare le occasioni con le quali entrambi prendono vicendevolmente le misure. Solo in questo modo il bambino potrà beneficiare dei vantaggi della presenza di un cane nella sua vita e sperimentare tutta la bellezza di questo rapporto.

5. Regole ed esempio

Tanto i cani quanto i bambini devono imparare quelle che sono le regole da tenere in casa. Con il tempo, la pazienza e la costanza (e quando necessario con il ricorso a un professionista) entrambi imparano a conoscersi e stare insieme. Fondamentale si rivela sempre l’esempio che si dà sia al bambino che al cane essendo l’adulto la figura di riferimento di entrambi.

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  • Bambino (1-6 anni)