
I bambini imparano a usare i device tecnologici da piccolissimi, ma non senza rischi: le indicazioni della pedagogista per tutelarne lo sviluppo.
I bambini amano i cartoni animati e si divertono a guardarli. Ma quali sono i cartoni adatti ai più piccoli? Vediamone i benefici, i rischi maggiori e le regole da stabilire.
I cartoni animati che più coinvolgono i bambini solitamente hanno per protagonisti degli animali con caratteristiche umane. Gli animali, infatti, parlano tra di loro, si relazionano all’interno delle loro famiglie e vivono scene di vita quotidiana nelle loro case, proprio come le persone. Alcuni dei cartoni più amati e adatti ai bambini da 0 a 3 anni sono Peppa Pig, Masha e Orso, e Curioso come George.
Peppa Pig racconta le avventure quotidiane del maialino Peppa insieme a tutta la sua famiglia. Masha e Orso narra l’amicizia tra una bambina (Masha) e un orso buono e grande. Curioso come George è la storia di una scimmietta che non parla ma di cui sono ben riconoscibili tutte le emozioni e i sentimenti.
Ci sono poi i grandi classici, spesso visti a loro volta dai genitori quando erano bambini, che piacciono molto a quelli di oggi. Biancaneve e i Sette Nani, La Bella Addormentata nel Bosco, Robin Hood e il Libro della Giungla, sono alcuni dei cartoni più amati di sempre, ancora oggi classici intramontabili.
Gli studi che evidenziano effetti positivi dei cartoni animati sui bambini riguardano soprattutto i bambini dai 5 anni in su. Secondo una ricerca, i bambini che guardano cartoni animati sviluppano una migliore capacità di raccontare storie; un altro studio evidenzia come i cartoni animati possano influenzare ampiamente i comportamenti dei bambini, sia in positivo che in negativo, a seconda dei messaggi che veicolano.
Tuttavia, per quanto riguarda la fascia che va dagli 0 ai 3 anni, bisogna prestare particolare attenzione all’esposizione dei bambini ai cartoni animati (e in generale a qualsiasi schermo). Vediamo meglio quali sono i maggiori avvertimenti e la quantità di tempo raccomandata per i più piccoli.
Il ministero della salute mette in guardia dai rischi che i bambini corrono se messi davanti alla tv da molto piccoli. “I bambini sotto i cinque anni devono trascorrere meno tempo seduti a guardare gli schermi, devono dormire meglio e avere più tempo per giocare se vogliono crescere sani“. È questo il messaggio che l’OMS ha predisposto nelle sue linee guida riguardanti l’attività fisica, la sedentarietà e la quantità di ore di sonno per i bambini che hanno meno di 5 anni.
Insomma, il “no” al tempo passato davanti a uno schermo (di qualsiasi tipo) è categorico per i bambini fino a 2 anni; dai 3 ai 4 anni, invece, i bambini possono gradualmente essere accompagnati alla visione di cartoni animati. Non bisogna dimenticarsi, però, che il tetto massimo di tempo speso davanti alla televisione (tablet, smartphone) non deve superare quello di 1 ora al giorno.
I bambini imparano a usare i device tecnologici da piccolissimi, ma non senza rischi: le indicazioni della pedagogista per tutelarne lo sviluppo.
Secondo uno studio sulle conseguenze dell’uso degli schermi, i bambini fino a 18 mesi manifestano effetti negativi nello sviluppo del linguaggio e nelle difficoltà ad addormentarsi.
Per assicurare ai bambini un divertimento sano, è fondamentale stabilire dei momenti precisi in cui guardare i cartoni animati.
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