Ogni anno nel mondo il verme Ascaris lumbricoides infetta qualcosa come 772-892 milioni di persone. Queste le stime del Centers for Disease Control and Prevention (CDC), che spiega come le larve di questo parassita vivano nell’intestino degli esseri umani per una malattia che, come indicato in Le Infezioni in Medicina, colpisce soprattutto i bambini tra i 3 e i 9 anni.

Parliamo quindi di ascaridi e di ascaridiasi, la parassitosi intestinale che, sebbene comunemente non causi sintomi, può dare, nelle forme più gravi, anche ritardo di crescita.

Cosa sono gli ascaridi e come si trasmettono nei bambini?

Gli ascaridi sono vermi che usano l’intestino umano per maturare passando dalla forma di uovo o larva a quella di vermi adulti. Completata la maturazione, spiega l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, gli ascaridi possono raggiungere una lunghezza di 50 centimetri.

Entrando più nel dettaglio, seguendo quanto riferito dal Manuale MSD, le uova degli ascaridi si schiudono nel duodeno con le larve che penetrano nelle pareti dell’intestino tenue per poi migliorare con la circolazione e raggiungere il fegato, il cuore e i polmoni. Una volta raggiunti i polmoni risalgono l’apparato respiratorio per poi essere ingerite e tornare nell’intestino tenue.

Quando raggiungono lo stadio di vermi adulti si accoppiano e rilasciano uova nelle feci per un ciclo di vita che si completa in un paio di mesi con i vermi adulti che possono sopravvivere anche per 1 o 2 anni. Le uova deposte dai vermi vengono eliminate con le feci, così da diffonderle e mantenere il ciclo della malattia.

L’infezione (che può avvenire solamente negli esseri umani) si contrae ingerendo alimenti o acqua contaminati. Il rischio è maggiore nelle aree tropicali e sub-tropicali e quelle dove le persone vivono in povertà e con servizi igienici inadeguati.

In passato l’infezione era comune anche nel nostro Paese per poi essere stata efficacemente contrastata con il miglioramento delle condizioni igieniche. Oggi il rischio maggiore è per i bambini adottati che possono essere passati in zone nelle quali la diffusione degli ascaridi è più alta o per quelli di recente immigrazione dai Paesi in via di sviluppo.

I bambini sono a rischio di infezioni da ascaridi, riporta lo Stanford Medicine Children’s Health, sia mangiando frutta e verdura non lavata e proveniente da un terreno contaminato che mettendo le mani in bocca dopo aver giocato su terreni infettati.

I sintomi dell’infezione da ascaridi

Durante la loro fase di migrazione verso i polmoni l’infezione da ascaridi può dare:

  • tosse
  • respiro sibilante
  • emottisi (perdita di sangue dopo un colpo di tosse)

La forma gastrointestinale della malattia solitamente è asintomatica ma in presenza di ostruzione intestinale o biliare si può andare incontro a dolore addominale crampiforme, nausea, diarrea, vomito o la presenza di sangue nelle feci. Nei bambini l’elevato numero di vermi può dare portare a un ritardo di crescita.

Inoltre l’infezione da ascaridi può dare:

  • presenza di vermi nelle feci
  • mal di stomaco
  • febbre
  • perdita di appetito
  • perdita di peso
  • crescita non adeguata

La diagnosi avviene mediante esame microscopico delle feci che consente di identificare le uova di Ascaris.

I rischi e le conseguenze

Rischi-ascaridi
Fonte: iStock

Generalmente l’infezione da ascaridi non dà conseguenze gravi, ma nelle forme più gravi queste possono comprendere problemi respiratori e gastrointestinali, ma anche problemi al fegato, al pancreas o ai polmoni.

La Cleveland Clinic spiega che la preoccupazione maggiore è legata al rischio di ostruzione intestinale (che può richiedere un intervento d’emergenza), grave infiammazione di pancreas (pancreatite), cistifellea (colecistite) e dotti biliari (colangite) e malnutrizione. I bambini sono più a rischio per la maggiore facilità con cui possono entrare in contatto con il parassita e per la presenza di un sistema immunitario ancora non del tutto sviluppato.

Come prevenire l’infezione da ascaridi?

La prevenzione dall’infezione da ascaridi è possibile e si basa sull’attenzione ad alcuni accorgimenti.

Innanzitutto la cura dell’igiene personale lavando le mani con acqua e sapone prima di toccare gli alimenti e cucinarli. Quindi va rivolta attenzione all’evitare che i bambini ingeriscano la terra o mettano in bocca le mani che l’hanno precedentemente toccata.

È importante anche lavare e cuocere la verdura specialmente se proveniente da campi fertilizzati con il letame.

Un’attenzione particolare va rivolta a chi abita o si trova nei pressi di un porcile o di maiali. In questi casi è necessario che i bambini non mettano le mani in bocca e imparino a lavarsi spesso le mani.

I trattamenti e i rimedi sicuri

La cura dall’infezione è farmacologica e si basa sull’assunzione di farmaci che eliminano i vermi (antielmintici). Per questa malattia si utilizzano il Mebendazolo e l’Albendazolo da assumere fino a 3 giorni per liberare il corpo dai vermi Ascaris.

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Categorie

  • Bambino (1-6 anni)