Aldo è un nome di origine germanica, che inizialmente costituiva un ipocoristico di altri nomi comincianti con la radice ald, “vecchio”[1][3] (o, in senso lato, “esperto”, “saggio”); secondo un’altra ipotesi potrebbe esserlo anche di nomi comincianti con l’antico alto tedesco athal, “nobile”, “di nobili origini”. In generale, entrambi questi termini sono molto comuni nell’onomastica d’origine germanica e spesso si confondono l’uno con l’altro, in nomi quali Aldighiero, Aldobrando e Aldovino, ad esempio.

Una terza fonte lo riconduce invece al termine, sempre germanico, aldio, “semilibero”, che storicamente tra i Germani indicava chi si trovava nella posizione sociale fra servo e liberto.

Aldous, nome inglese, potrebbe rappresentare una variante di Aldo ma anche del femminile Aldusa, basato sul termine inglese antico eald, imparentato comunque con ald.

Il nome è in uso sin dal Medioevo, perlopiù in anglia orientale, anche se oggi è diventato molto più raro. Popolare il nome lo è anche in Italia, dove sono tanti gli Aldo famosi: lo schermidore Aldo Montano, i giornalisti Aldo Busi, Aldo Biscardi o Aldo Cazzullo, il politico Aldo Moro, lo scrittore Aldo Palazzeschi.

In Italia nel 2020 sono stati chiamati così 102 neonati, mostrando quindi un leggero calo rispetto agli anni precedenti. L’onomastico si celebra il 10 gennaio in memoria di sant’Aldo, monaco colombaniano ed eremita a Carbonara al Ticino, ma c’è un onomastico anche al femminile, da festeggiare invece il 26 aprile, ricorrenza della beata Alda di Siena, vedova.

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