
La candida al seno può essere molto dolorosa, ma non serve interrompere l'allattamento: scopriamone cause e rimedi.
Sembrano piccoli brufoli, eppure i tubercoli di Montgomery hanno una funzione importantissima: aiutare e proteggere durante l'allattamento.
Solo in pochissimi casi possono essere un segnale che indica che qualcosa non va, per questo è fondamentale conoscere come sono fatti, a cosa servono e come cambiano nel tempo.
I tubercoli di Montgomery sono ghiandole sebacee che appaiono come piccole protuberanze attorno all’area scura del capezzolo. Chiamati così dal nome dell’ostetrico irlandese che li descrisse per la prima volta nella letteratura medica nel 1837, hanno l’aspetto di piccoli brufoli localizzati sulla superficie dell’areola, dove si estendono dalle ghiandole areolari (note anche come ghiandole di Montgomery) e sono spesso più prominenti durante la gravidanza e l’allattamento. Tra il 30 e il 50 percento delle donne in gravidanza nota i tubercoli di Montgomery.
Oltre che in gravidanza e in allattamento, possono modificarsi e ingrossarsi se toccati o stimolati, quando fa molto freddo, durante la pubertà e prima delle mestruazioni o in presenza di condizioni particolari come variazioni ormonali, stress, forti variazioni di peso o vestiti e reggiseni troppo stretti.
In alcuni casi, queste ghiandole possono infettarsi, per questo è fondamentale non toccarle con mani sporche e, soprattutto, non spremerle. In presenza di segni di infezione come arrossamento, dolore e gonfiore, è importante consultare il medico; impacchi caldi e antibiotici per via orale di solito possono trattare facilmente l’infezione. In casi estremamente rari, tuttavia, questi sintomi possono indicare la malattia di Paget, un tipo raro di cancro al seno, ed è quindi è importante farli controllare.
La candida al seno può essere molto dolorosa, ma non serve interrompere l'allattamento: scopriamone cause e rimedi.
La loro funzione principale è quella di lubrificare l’areola e il capezzolo e tenere lontani i germi dal seno. Queste ghiandole, infatti, secernono un liquido oleoso che, oltre a lubrificare la zona, ha anche proprietà antibatteriche che impediscono che il bambino ingerisca latte contaminato e che il seno si infetti. Gli studi hanno inoltre suggerito che i bambini possono rilevare l’odore delle secrezioni, che li aiutano a dirigersi verso il seno per attaccarsi e nutrirsi.
I cambiamenti del seno sono spesso un sintomo precoce della gravidanza. I tubercoli di Montgomery che diventano evidenti intorno ai capezzoli – oltre che l’aumento del seno e la sua turgidità –potrebbero indicare una gravidanza in corso, anche prima dell’assenza delle mestruazioni.
Durante la gravidanza, è possibile notare un aumento dei tubercoli sui capezzoli – che tendono a diventare più grandi e scuri – mentre il corpo si prepara per l’allattamento.
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La funzione principale dei tubercoli di Montgomery è quella di favorire e aiutare l’allattamento al seno, grazie alle secrezioni che facilitano la lubrificazione e hanno proprietà antibatteriche che possono proteggere il seno e il bambino da determinate infezioni.
Il liquido che proviene dai tubercoli di Montgomery può persino favorire l’alimentazione. Gli studi dimostrano che i bambini mangiano più avidamente e ingeriscono più latte quando le ghiandole areolari secernono più liquido, suggerendo che gli oli includano composti olfattivi riconoscibili che incoraggiano la suzione del bambino.
A volte, i tubercoli di Montgomery si ingrandiscono così tanto da sembrare brufoli pieni di liquido. In questi casi, è fondamentale non tentare di scoppiarli, perché questo potrebbe causare un’infezione. Per mantenerli puliti, assieme capezzoli e alle areole durante l’allattamento, è importante seguire alcune indicazioni:
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