
I cambiamenti cui va incontro il corpo femminile durante la gravidanza interessano anche il seno. Scopriamo quali sono, come gestirli e quando (rar...
Se si parla di mastoplastica e allattamento i dubbi sono sempre tanti: ecco tutto quello che c'è da sapere su latte e protesi.
Ecco tutto quello che c’è da sapere.
La risposta è: dipende.
È possibile allattare con le protesi, ma dipende dalle dimensioni e dalla posizione delle protesi e, soprattutto, dal tipo di intervento chirurgico effettuato.
Se le incisioni sono state fatte sotto la piega del seno o sotto l’ascella, non dovrebbero esserci problemi con l’allattamento al seno. Ma se l’incisione è intorno all’areola, potrebbero presentarsi problemi perché c’è la possibilità che i dotti lattiferi siano stati tagliati o danneggiati.
Non c’è modo di saperlo fino al momento dell’allattamento. È bene far sapere al pediatra se hai protesi mammarie, in modo che possa tenere d’occhio il peso del bambino e assicurarsi che stia ricevendo abbastanza latte.
Come spiega il Center For Disease Control and Prevention (CDC) statunitense, infatti,
La maggior parte delle madri che hanno subito un intervento chirurgico al seno o al capezzolo sono in grado di produrre un po’ di latte, ma non tutte queste madri saranno in grado di produrre una scorta completa di latte per i loro bambini. Avere una fornitura completa di latte non è necessario per un’esperienza di allattamento al seno di successo perché è possibile integrare in un modo che supporti l’allattamento al seno.
Anche se le ricerche sono limitate, non ci sono state segnalazioni di problemi clinici nei neonati di madri con protesi mammarie al silicone. Nel 2001, l’American Academy of Pediatrics (AAP) ha rilasciato una dichiarazione riguardante il trasferimento di farmaci e altri prodotti chimici nel latte umano, indicando che il Comitato per i farmaci riteneva che non vi fossero prove sufficienti per giustificare la classificazione delle protesi al silicone come una controindicazione all’allattamento al seno.
Dal lato materno, è possibile avere alcuni effetti collaterali a causa delle protesi, incluso ingorghi mammari più intensi (quando il tuo seno è duro, gonfio e si sente pieno). Nel caso di mastiti, il dolore e la febbre potrebbero essere leggermente peggiori rispetto alle donne con seni naturali.
I cambiamenti cui va incontro il corpo femminile durante la gravidanza interessano anche il seno. Scopriamo quali sono, come gestirli e quando (rar...
Se avete intenzione di allattare al seno, è meglio rimandare l’intervento di mastoplastica a dopo l’allattamento, così da essere sicuri che tutto possa procedere nel migliore dei modi evitando anche controindicazioni dolorose.
L’allattamento e la gravidanza, inoltre, possono modificare la forma e la tonicità dei tessuti, per questo motivo la soluzione migliore sarebbe rifarsi il seno dopo la gravidanza o, meglio ancora, quando si decide di non volere più figli.
Questa, tuttavia, non è una regola assoluta e come abbiamo visto è possibile allattare con successo anche con le protesi (o dopo una mastopessi o una riduzione): se avete intenzione di sottoporvi a questo tipo di interventi, è sempre meglio parlarne col chirurgo per capire qual è la soluzione migliore.
Come spiega ancora il sito del CDC, «le procedure di aumento, sollevamento e riduzione del seno hanno il potenziale per influenzare i nervi e i dotti all’interno del seno, influenzando così l’allattamento». Anche la riduzione del seno, quindi, rientra tra quelle operazioni che possono pregiudicare l’allattamento. Questo è legato al fatto che non sono tanto le protesi a impedire l’afflusso di latte, ma le potenziali lesioni all’apparato mammario che potrebbero influenzare la produzione di latte.
Non è detto che sia una condizione definitiva: nel tempo i dotti che sono stati recisi durante l’intervento chirurgico possono ricrescere o formare nuovi percorsi e i nervi possono riacquistare funzionalità, consentendo alla madre di produrre latte.
I bambini di madri che hanno subito un intervento chirurgico al seno, di qualsiasi natura sia, devono essere attentamente monitorati per valutare l’adeguato aumento di peso. Le madri possono aver bisogno di sostegno per aumentare la produzione di latte e/o integrare con latte umano donato o latte artificiale.
A chi rivolgersi in caso di dubbi, difficoltà o problemi con l'allattamento al seno? Scopriamo il ruolo dei consulenti in allattamento materno e c...
Una cisti da ritenzione del seno benigna e spesso asintomatica che va monitorata per escludere altre condizioni più serie. Ecco cosa c'è da saper...
La febbre è un impedimento per l'allattamento? Ci sono dei pericoli per il bambino? E se è il bambino ad avere la febbre lo si può allattare lo ...
Ci sono degli accessori davvero indispensabili per l'allattamento al seno: eccone 14 che non possono mancare.
L'azienda che produce questi box indipendenti si chiama Mamava e sta cercando di offrire un servizio migliore per chi deve barcamenarsi tra lavoro ...
Avere la possibiità di nutrire il proprio bambino permette di stabilire un rapporto più simbotico, oltre che di rafforzare il suo sistema immunit...
Nonostante negli ultimi anni si stia cercando di normalizzare la pratica, ancora troppe persone lo ritengono "inappropriato". Ma le cose sono più ...
Una perla di latte può dare molto dolore durante l'allattamento. Ecco perché si formano e come eliminarle per trovare sollievo.
Secondo gli esperti, la cannabis, in tutte le sue forme, non è ancora sicura durante il periodo di breastfeeding. Sconsigliato quindi anche l'util...
In una nuova dichiarazione, l'American Academy of Pediatrics (AAP) ha sostenuto di continuare il breastfeeding fino ai due anni - o più - d'età, ...