“Ma fino a ieri mangiava tutto!”. “Non c’è modo di fargli mangiare le verdure”. “Proprio non ne vuole sapere di inserire alimento a piacere”. La selettività alimentare nei bambini è la croce di moltissimi genitori, che si ritrovano a dover affrontare l’opposizione dei loro piccoli di fronte a certi cibi o a intere categorie di alimenti.

In alcuni casi, il rifiuto di mangiare alcuni sapori o consistenze può rischiare di influenzare la dieta e il benessere nutrizionale dei bambini, rendendo importante capire le sue cause e trovare strategie efficaci per gestirla.

Cos’è la selettività alimentare?

La selettività alimentare nei bambini è una condizione comune caratterizzata dal rifiuto di molti alimenti e dalla preferenza per un numero limitato di cibi. Questo comportamento, spesso noto con il termine angolassone di “picky eating“, può variare dalla semplice avversione per certi gusti e consistenze a una forte riluttanza a provare nuovi alimenti.

Le cause della selettività nei bambini

Non c’è un’unica causa della selettività alimentare nei bambini, ma possono esserci diversi motivi, che talvolta si presentano in maniera contestuale.

In alcuni casi, possono essere presenti dei fattori biologici: i bambini nascono con preferenze gustative innate, che (come la predilezione per i sapori dolci e il rifiuto dei sapori amari) possono essere meccanismi di sopravvivenza ereditati. Alcuni studi suggeriscono che la sensibilità sensoriale, come l’ipersensibilità ai sapori, alle consistenze o agli odori, può contribuire alla selettività alimentare.

La selettività alimentare, però, può essere influenzata anche da fattori psicologici, come l’ansia e lo stress. Eventi negativi legati al cibo, come il rischio di soffocamento o allergie alimentari, possono portare a un rifiuto persistente di certi alimenti. Inoltre, il desiderio di controllo e di autonomia possono giocare un ruolo significativo nel comportamento alimentare dei bambini.

Un peso importante è rivestito anche dall’ambiente familiare e sociale, che influisce sulle abitudini alimentari dei bambini. L’esposizione a una varietà di cibi fin dalla giovane età, il comportamento alimentare dei genitori e la pressione esercitata durante i pasti possono contribuire alla selettività alimentare.

L’evoluzione nei primi anni di vita

Durante lo svezzamento, i bambini iniziano a esplorare nuovi sapori e consistenze. È comune che i bambini mostrino una preferenza per i cibi con cui sono più familiari e possano inizialmente rifiutare nuovi alimenti. L’introduzione graduale di una varietà di cibi è cruciale per evitare lo sviluppo di preferenze alimentari limitate.

La selettività alimentare generalmente tende a raggiungere il picco durante l’età prescolare, quando i bambini sviluppano un maggiore senso di indipendenza. È importante continuare a offrire una varietà di alimenti senza forzare il bambino a mangiare, per evitare che il pasto diventi un campo di battaglia.

Con l’ingresso a scuola, l’influenza dei coetanei e l’esposizione a nuove esperienze alimentari possono aiutare a ridurre la selettività alimentare. Tuttavia, per alcuni bambini, la selettività può persistere, rendendo necessario un approccio continuo e paziente.

Cosa fare e come intervenire?

Per superare la selettività alimentare nei bambini è importante mantenere un’atmosfera il più possibile serena e rilassata, cercando di evitare lo scontro e lo stress. Ricordandosi, quando le cose si fanno più dure, come spiega Alli Beltrame nel suo podcast “L’educazione responsabile”, che quando il bambino o la bambina rifiuta il cibo non sta rifiutando noi, il nostro amore e l’impegno che ci abbiamo messo a prepararlo ma… il cibo.

Il primo passo, quindi è creare un ambiente alimentare positivo, assicurandosi che i pasti siano momenti sereni e piacevoli. Evitare pressioni e conflitti durante i pasti può aiutare a ridurre l’ansia associata al cibo e incoraggiare i bambini a provare nuovi alimenti in modo naturale.

È importante offrire una varietà di alimenti, presentando una gamma diversificata di cibi in modi attraenti per stimolare l’interesse del bambino. Per incoraggiare l’esplorazione senza creare resistenze, una strategia può essere quella di introdurre nuovi cibi insieme a quelli familiari e preferiti.

Anche coinvolgere i bambini nella scelta e nella preparazione del cibo può aumentare il loro interesse e la loro disponibilità a provare nuovi alimenti. Attività come fare la spesa insieme, la preparazione di piatti semplici e la scelta degli ingredienti possono rendere il cibo più attraente, stimolando la loro curiosità e la loro voglia di sperimentare.

Altrettanto importante è evitare ricompense e punizioni, perché questo può creare associazioni negative e aumentare la resistenza del bambino. Anche se può non essere sempre facile, mantenere un approccio neutrale e positivo verso il cibo è determinante.

10 consigli per genitori di “picky eaters”

  1. Siate pazienti: la selettività alimentare è comune e spesso temporanea. Affrontarla con calma e serenità è fondamentale per evitare conflitti.
  2. Esponete gradualmente a nuovi alimenti il bambino: introducete nuovi cibi lentamente e in piccole quantità
  3. Date il buon esempio: i bambini imitano il comportamento dei genitori. Mangiare una varietà di alimenti davanti a loro può incoraggiarli a fare lo stesso.
  4. Evitate pressioni: non costringete i bambini a mangiare, ma offrite i cibi invitandoli a provarli, senza forzarli.
  5. Create un’atmosfera serena durante i pasti: un clima positivo e rilassato aiuta a ridurre l’ansia associata al cibo.
  6. Incoraggiate l’autonomia: lasciate che i bambini scelgano tra opzioni salutari. Sentire di avere il controllo può aiutare a ridurre la loro resistenza.
  7. Mantenete un orario regolare per i pasti: stabilire una routine aiuta a creare abitudini alimentari sane.
  8. Coinvolgete i bambini in cucina: partecipare alla preparazione del cibo e, più in generale, del pasto, aumenta l’interesse per il cibo stesso.
  9. Offrite piccole porzioni: sono meno intimidatorie e più gestibili per i bambini.
  10. Fate attenzione alle bevande: evitare di riempire i bambini con bevande zuccherose e ricche di calorie, che possono ridurre l’appetito per i cibi solidi.
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  • Alimentazione