
I cibi da evitare e quelli da preferire nel primo trimestre di gravidanza per favorire il corretto sviluppo del feto: i nostri consigli.
Tutto quello che c'è da sapere sull'alimentazione nel secondo trimestre di gravidanza: cibi da evitare, quantità da prevedere e aspetti critici sulla preparazione e cottura cui prestare attenzione.
Poniamo la nostra attenzione alla dieta e all’alimentazione nel secondo trimestre di gravidanza andando, innanzitutto, a contestualizzare questa particolare fase della gestazione per poi approfondire quali sono i cibi raccomandati e quelli potenzialmente pericolosi e, quindi, da evitare.
Durante il secondo trimestre di gravidanza si assiste a un aumento del peso corporeo con conseguente crescita della pancia. Parallelamente, come evidenziato dal Cleveland Clinic, si può sperimentare un aumento dell’appetito, una serie di dolori generali, gonfiore alle mani, ai piedi e alle caviglie e la comparsa delle smagliature.
In generale nel secondo trimestre di gravidanza vi è un’attenuazione dei sintomi e dei fastidi tipici del primo trimestre (come nausea e stanchezza) e si percepisce un ritrovato vigore. Gli altri cambiamenti tipici del secondo trimestre, come riportato dal Mayo Clinic, sono l’aumento delle dimensioni del seno, l’arrivo delle contrazioni di Braxton-Hicks e la formazione della linea alba sull’addome.
Ci sono anche significativi cambiamenti dal punto di vista alimentare. Un interessante studio ha analizzato i cambiamenti nell’alimentazione dal primo al secondo trimestre di gravidanza registrando come più che differenze sulla quantità di alimenti e di nutrienti ingeriti c’è solitamente un aumento di latticini (scremati o integrali), carne rossa, carne lavorata, grassi saturi, vitamina D e diversi micronutrienti.
I cibi da evitare e quelli da preferire nel primo trimestre di gravidanza per favorire il corretto sviluppo del feto: i nostri consigli.
Il secondo trimestre di gravidanza è anche quel periodo in cui si va incontro a dolori al basso ventre, mal di schiena, sanguinamento delle gengive, congestione nasale, vertigini, minzione frequente, bruciore di stomaco, stitichezza, mal di testa, emorroidi, crampi alle gambe e la formazione delle vene varicose.
Senza sottovalutare l’impatto emotivo di tutti quei pensieri e percezioni legate al parto e alla nascita del bambino.
L’alimentazione da seguire nel secondo trimestre deve essere varia ed equilibrata. Tra i nutrienti più importanti che dovrebbe assumere una donna in gravidanza il MedicalNewsToday indica:
Nel pratico opuscolo Una sana alimentazione in gravidanza redatto dal Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia Romagna viene spiegato come ogni piatto che si consuma dovrebbe contenere quattro tipologie di alimenti: verdure e ortaggi, proteine salutari, cereali integrali e frutta (quest’ultima senza abusare, in quanto fonte di zuccheri).
L’indicazione per le verdure e gli ortaggi è quella di cambiare frequentemente i colori, per la frutta di mangiarne 2-3 a pasto variandone i colori, per le proteine preferire le carni bianche e i legumi, mentre per i cereali preferire quelli integrali come pasta, riso e pane. Per cucinare e condire meglio gli oli vegetali e prevedere un consumo regolare di acqua, almeno 8-12 bicchieri al giorno.
Per quel che riguarda il secondo trimestre può essere utile, per soddisfare i fabbisogni nutrizionali quotidiani, aggiungere uno spuntino, come per esempio uno yogurt intero bianco con i cereali non zuccherati.
I cibi da evitare e quelli da preferire nel primo trimestre di gravidanza per favorire il corretto sviluppo del feto: i nostri consigli.
Facciamo chiarezza, infine, sugli alimenti da evitare nel secondo trimestre di gravidanza. In generale l’attenzione maggiore va posta ad alcuni cibi che per le loro caratteristiche sono meno adatti in gravidanza e, soprattutto, al loro modo di preparazione, cottura e consumo.
Le situazioni a rischio, così come indicate dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), sono quelle legate al contatto con cibi vegetali crudi non lavati e carne cruda (salvo quella congelata da qualche giorno) in quanto possono essere responsabili dell’infezione da toxoplasmosi. Inoltre vanno tenuti separati alimenti crudi e cotti, vanno evitati i formaggi a pasta molle (salvo quelli fatti con latte pastorizzato) e i prodotti precotti per il rischio dell’infezione batterica della listeriosi.
Vanno completamente evitate le bevande alcoliche (per il rischio della sindrome alcolica fetale) e ridotto l’apporto di sale in quanto un consumo elevato aumenta il rischio di ipertensione e malattie cardiovascolari. Inoltre bisogna evitare la cottura eccessiva di alimenti contenenti grassi e prestare attenzione all’uso dei recipienti in plastica che possono favorire il rilascio degli interferenti endocrini. La caffeina, invece, non è da evitare ma se ne suggerisce un utilizzo moderato.
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