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20ª settimana di gravidanza

Quali sono i cambiamenti nel corpo della mamma e del feto alla ventesima settimana di gravidanza, quali gli esami da fare e le cose utili da sapere.

Con la ventesima settimana di gravidanza si è ufficialmente a metà del percorso, considerando come una gestazione è detta a termine quando è tra la trentasettesima e la quarantunesima settimana.

Questo significa che sono quasi più le settimane di gravidanza passate che quelle che mancano fino al parto.

Ventesima settimana di gravidanza: la mamma

Arrivati alla ventesima settimana di gravidanza la mamma percepisce sempre più maggiormente i movimenti fetali del proprio bambino. Questo dipende dal fatto che il bambino riesce a muoversi ancora con molta libertà essendoci tanto spazio all’interno dell’utero. L’utero si è posizionato e la sua crescita porta ad avere una pancia sempre più definita.

Tra gli effetti di questi cambiamenti c’è uno spostamento in avanti del baricentro con una maggiore difficoltà nei movimenti, un aumento dei fastidi e dei dolori alla schiena, così come la possibilità che l’ombelico si “appiattisca” per poi “gonfiarsi” verso l’esterno tra la fine del secondo trimestre e l’inizio del terzo.

L’aumento del volume dell’utero per far spazio al feto che continua la sua crescita, è possibile percepire intorno alla ventesima settimana di gravidanza anche un maggior affanno. Questo è dovuto sicuramente alla fatica nei movimenti, ma anche all’attività più intensa che cuori e polmoni materni stanno svolgendo in questo periodo. Senza dimenticare come molti degli organi della donna sono sempre più compressi dalla crescita dell’utero.

Le dimensioni sempre più ingombranti dell’utero determinano anche una maggiore pressione sulla vescica, con conseguente maggior stimolo ad andare in bagno

Tutto questo è accompagnato dall’aumento della circolazione del sangue che può provocare, oltre a maggiore debolezza, stanchezza e vertigini, anche un gonfiore ai piedi e alle caviglie così come dei dolori alle gambe, specialmente a fine giornata.

Tra i sintomi della ventesima settimana di gravidanza è da segnalare anche un dolore al seno (anche questo sta aumentando per prepararsi a produrre e fornire latte al bambino), il bruciore di stomaco e una crescita più rapida dei capelli dovuta all’attività ormonale.

Un aspetto da monitorare con costante attenzione è quello dei chili che si stanno prendendo, fenomeno condizionato anche dal maggiore appetito che si registra in questo periodo e che può essere confuso con il fisiologico aumento di peso dovuto alla gravidanza.

Ventesima settimana di gravidanza: il bambino

Durante la ventesima settimana di gravidanza il feto misura 17 centimetri (dalla testa ai glutei) e pesa circa 330 grammi. A questo punto dello sviluppo risultano completamente formate le mani, le dita con le impronte digitali, gli occhi, le ciglia e le palpebre. Cresce anche il cervello che aumenterà di 90 grammi circa ogni mese.

In questa settimana continua la produzione della vernice caseosa, fondamentale per il parto e per i primi momenti di vita fuori dall’utero materno. Parallelamente vi è anche la formazione delle ghiandole sudoripare che, tra le altre cose, avranno un ruolo fondamentale per la regolazione della temperatura corporea.

Durante le giornate il feto passa la maggior parte del suo tempo dormendo e con il passare delle settimane la mamma potrà percepire sempre più chiaramente i momenti di riposo e quelli di veglia. Quando è sveglio e quando la manina si avvicina alla bocca il feto esercita il riflesso di suzione, una capacità fondamentale fin da subito dopo il parto, per iniziare e favorire l’allattamento al seno e stimolare la produzione del latte.

Ventesima settimana di gravidanza: gli esami da fare

La ventesima settimana di gravidanza è tra quelle nelle quali eseguire l’ecografia morfologica, la seconda ecografia oggetto dell’esenzione del ticket da parte del Servizio Sanitario Nazionale.

Comunemente questa ecografia è attesa dai genitori perché è quella utile per determinare il sesso del bambino (per le coppie che non hanno eseguito test genetici) e in alcuni casi anche per ottenere una foto 3D del proprio bambino, ma in realtà è fondamentale per ottenere indicazioni sulla forma e la struttura del nascituro.

Questa ecografia è molto importante proprio perché verifica la morfologia del feto misurando e controllando gli arti, la colonna vertebrale, l’apparato cardiovascolare, il torace, l’addome, la localizzazione della placenta, la quantità del liquido amniotico, gli organi e le strutture intracraniche. L’ecografia morfologica è molto accurata e permette di individuare malformazioni.

Ventesima settimana di gravidanza: le cose da sapere

ventesima settimana di gravidanza

I cambiamenti fisici che caratterizzano anche la ventesima settimana di gravidanza possono portare ad avere maggiori problemi a prendere sonno, tanto che in questo periodo con l’aumento della pancia si preferisce dormire su un fianco. Per mantenersi in forma e non perdere peso può essere utile svolgere degli esercizi di stretching, utili anche per rilassarsi.

Con la conferma dell’ecografia morfologica si può iniziare, se non si hanno già le idee chiare, a valutare la scelta del nome. Una decisione importante e a tratti impegnativa, ma che può rivelarsi anche divertente e motivo di complicità con il proprio partner a patto di evitare i nomi vietati e illegali (sì, esistono delle regole precise nel nostro Paese).

Infine, ma non meno importante, è utile anche iniziare a informarsi sul corso preparto e sulla struttura dove partorire. Decisioni che non vanno prese all’ultimo perché sono molto importanti per la conclusione positiva della gravidanza.

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